Ultime parole di Alessandro morente
Incredibile dictu audituque est Alexandrum duravisse in eodem habitu corporis, in quem se composuerat ut milites admitteret, donec a toto...
È incredibile sia da dire che da ascoltare che Alessandro perdurò in quella stessa postura fisica in cui si era composto per ammettere (ricevere) i soldati, per tutto il tempo che fu salutato dall'intero esercito per l'ultima volta; e allontanato il volgo, per così dire liberato da ogni debito (vincolo) di vita, lasciò andare le membra affaticate.
E dopo che gli amici furono ordinati di accostarsi più vicino, (dopo che ordinò agli amici di accostarsi più vicino), consegnò a Perdica l'anello dopo esserselo tolto dal dito e aggiunse la disposizione (l'incarico, il comando) che ordinassero che il proprio corpo venisse portato ad Ammone. A quelli che chiedevano, a chi lasciasse il regno, rispose:
"A colui che sarà il migliore". Perdicca chiedendo nuovamente quando volesse che gli fossero attribuiti gli onori celesti, disse che l'avrebbe voluto nel momento in cui anch'essi fossero felici. Questa fu l'ultima parola del re.
(by Maria D.)
Versione tratta da Curzio Rufo
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