Un popolo barbaro e disorganizzato
Nemo apud Unnos arat nec stivam aratri unquam tangit. Omnes enim sine sedibus fixis...Auri autem cupidine immensa flagrant atque adeo permutabiles et iracundi sunt ut eodem die a sociis sine ulla causa saepe desciscant et statim ad amicitiam redeant.
Nessuno presso gli Unni ara né tocca mai un manico (stivam) di un aratro. Infatti tutti vagano senza avere fisse sedi, senza una legge o uno stabile tenore di vita, simili a gente in continua fuga sui carri che servono loro da abitazione.
Durante la pace (in + ablativo), sono di gran lunga i più infidi di tutti i barbari, mobili ad ogni soffio di una nuova speranza, obbedendo sempre al loro furore.
Non conoscono, come animali privi di senno, il bene ed il male, né mai sono legati dal rispetto per alcuna religione. Ardono poi di un'immensa avidità di oro e sono a tal punto mutevoli di temperamento e facili all'ira, che in un giorno solo, senza alcuna provocazione, tradiscono più volte gli amici e subito si rappacificano (lett. ritornano all'amicizia).(da Ammiano Marcellino)
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