Un re cinico e sleale
Bellum contra Gabios, urbem Romae propinquam, Tarquinius agebat, sed rex hostes nec vi oppugnare poterat nec obsidione cingere valebat....
(sott. Il re)Tarquinio conduceva una guerra contro Gabi, città prossima a Roma, ma il re non poteva né assalire i nemici con la forza né era in grado di circondarla d'assedio.
Ma poichè in Tarquinio c'era perfidia e frode, tentò un inganno per recar benefici alla sua causa. Infatti inviò a Gabi suo figlio Sesto, come un disertore. Questi dopo esser arrivato a Gabi, iniziò a parlare contro l'insopportabile crudeltà di suo padre e a domandare soccorso contro di lui. Gli abitanti di Gabi, ingannati, lo accolsero benevolmente e gli chiesero di essere a capo dell'esercito contro suo padre.
Quando Sesto ebbe abbastanza uomini, mandò uno dei suoi amici a Roma dal padre affinché gli chiedesse cosa fare. A questo messaggero il re Tarquinio non rispose nulla a voce, ma davanti a quello, in un giardino, iniziò a far cadere con un bastone le teste dei papaveri e non rispose nient'altro al messaggero.
Essendo il messaggero mancato a lungo da Gabi, alla fine tornò e raccontò ogni cosa a Sesto, che capì cosa ci fosse sotto al silenzio del padre. Allora convocò uno per volta i capi della città e li uccise di nascosto. Così non sopravvisse nessuno a Gabi che potesse far guerra.
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