Una tirannide illuminata

Solon in magna veneratione apud Athenienses erat. Insigni cum prudentia enim Athenas administraverat, populique postulatu novas leges dederat....

Solone era in grande considerazione presso gli Ateniesi. Infatti aveva amministrato la città con straordinaria competenza ed aveva, su richiesta del popolo, accordato nuove leggi.

Così le discordie dei cittadini erano state sistemate (compositae e non composite c'è un errore del testo) e la concordia dello stato era stata ripristinata. Dopo, Solone lasciò la città e andò attraverso il mare in Egitto per conoscere (ut + congiuntivo = prop. finale) gli usi degli abitanti: dopo lunghi viaggi infine fece ritorno in patria (domum = a casa = in patria).

Nel frattempo Pisistrato, un cittadino ricco ed astuto desiderava il comando di Atene. Solone aveva avvertito spesso [sottointeso: i suoi concittadini] riguardo ai piani occulti di Pisistrato. Gli ateniesi, a dire il vero, dimentichi delle parole di Solone e desiderosi di novità (lett. di cose nuove), non si opposero a Pisistrato. Così Pisistrato, con pochi alleati occupò la rocca con l'inganno e istituì la tirannide. Tuttavia come capo (princeps) fu saggio; Atene infatti fu decorata da Pisistrato con magnifici edifici e  dal tiranno furono costruiti molti templi di marmo.

Inoltre, sotto il comando di Pisistrato fiorirono l'agricoltura, l'industria e il commercio  con ogni sforzo. Il tiranno morì a causa della peste (il complemento di causa si traduce in latino anche con l'ablativo semplice) e lascio ai figli il governo della città. (Traduzione di Anna Maria Di Leo)

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-12-20 22:54:53 - flow version _RPTC_G1.3