Vicende della guerra civile (Versione latino)

Deinde consules creati sunt Carbo et C. Marius, septiens consulis filius, annos natus sex et viginti, vir animi paterni neque usquam inferior nomine suo....

Poi furono eletti consoli Carbone e Gaio Mario, figlio del console (già) sette volte, di anni ventisei, uomo dal carattere paterno ed in qualche occasione inferiore rispetto al nome suo. Costui, respinto da Silla in combattimento a Sacriporto, portò se stesso e l'esercito a Preneste e l'esercito, anche se lo aveva in precedenza messo in sicurezza con guarnigioni. Perchè non mancasse nulla alle sventure pubbliche, a Roma, dove si era sempre lottato per le imprese eroiche, si lottava per i delitti, e colui che era molto malvagio gli sembrava di essere il migliore. Poiché si combatteva a Sacriporto, il pretore Damasippo massacrò nella curia Ostilia l'ex console Domizio, Muzio Scevola, pontefice massimo e autore assai celebrato del diritto umano e divino, il pretoriano Gaio Carbone, fratello del console, e l'ex edile Antistio, poiché appoggiavano (faveo regge il dativo) le fazioni/la fazione (lett è pl) di Silla. Durante mali così grandi si distinse per coraggio Calpurnia, figlia di Bestia, moglie di Antistio, che, sgozzato il marito (abl ass), si trafisse con una spada (lett trafisse se stessa con una spada).
(By Vogue)

Versione tratta da Velleio Patercolo

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