Accuse all'invalido

ὑπὲρ ὧν δέ μοι προσήκει λέγειν, ὡς ἂν οἷόν τε διὰ βραχυτάτων ἐρῶ. φησὶ γὰρ ὁ κατήγορος οὐ δικαίως με λαμβάνειν τὸ παρὰ τῆς πόλεως ἀργύριον:...

Spetta a me parlare, su questi argomenti (ὑπὲρ ὧν) ed io parlerò nel modo più breve possibile.

L'accusatore infatti sostiene che ricevo il sussidio dallo stato (senza averne diritto) non giustamente: secondo lui infatti sarei abile fisicamente e non rientrerei nella categoria degli invalidi; per di più eserciterei un mestiere tale da poter vivere anche senza il sussidio che mi concede.

Come prova della mia sana costituzione fisica adduce il fatto che sono in grado di cavalcare, e come prova del benessere che deriverebbe dal mio lavoro il fatto che posso permettermi di frequentare uomini facoltosi.Quanto al benessere che mi procura il lavoro e al mio tenore di vita in generale, penso che tutti voi sappiate quali sono: tuttavia ne parlerò anch'io in breve

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