Il tentativo di rapimento di un giovinetto finisce in rissa - versione greco Lisia
IL TENTATIVO DI RAPIMENTO DI UN GIOVINETTO
FINISCE IN RISSA
VERSIONE DI GRECO di Lisia
Συνδραμόντων δε ανθρώπων πολλών και άγανακτούντων τω πράγματι και δεινά φασκόντων είναι τα γιγνόμενα, των μεν λεγομένων ουδέν έφρόντιζον,...
In seguito il ragazzo si rifugiò in un lavatoio, e costoro precipitatosi dentro tutti insieme a forza cercavano di portarlo via, mentre gridava, strepitava e invocava testimoni.
Sebbene fossero accorsi molti uomini e si indignassero per i fatti e sebbene dicessero che quanto avveniva era inaccettabile, non si curavano affatto di quelle affermazioni, ma picchiarono Molone, il lavandaio, e alcuni altri che cercavano di portare aiuto al ragazzo. Mentre procedo da solo mi imbatto in costoro che sono già vicino alla casa di Lampone e, ritenendo che fosse intollerabile e vergognoso permettere che il giovane subisse violenza in modo così illegale e brutale, lo prendo via.
Ma costoro, per quale motivo lo maltrattassero in quella maniera, non vollero dirmelo, benché fossero stati interrogati, ma lasciato perdere il ragazzo picchiarono me. Iniziata la mischia, o assemblea, lanciando il ragazzo dei sassi contro costoro, difendendomi io la mia incolumità fisica, scagliando costoro sassi contro di noi, e colpendo il ragazzo sotto l’effetto del vino e difendendosi quello, accorrendo tutti i presenti in aiuto di noi poiché ritenevano che fossimo noi la parte lesa, in questa confusione noi veniamo rotti nella testa tutti.
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