Processo per una spia
Προσήκει μέν, ὦ ἄνδρες δικασταί, πᾶσιν ὑμῖν τιμωρεῖν ὑπὲρ τῶν ἀνδρῶν οἳ ἀπέθανον εὖνοι ὄντες τῷ πλήθει τῷ ὑμετέρῳ, προσήκει δὲ κἀμοὶ οὐχ ἥκιστα: κηδεστὴς γάρ μοι ἦν Διονυσόδωρος καὶ ἀνεψιός....
Spetta a voi tutti, giudici, vendicare gli uomini che sono morti per la loro fedeltà alla democrazia; ma spetta anche in modo particolare a me, perché Dionisodoro era mio cugino e mio cognato.
Io nutro dunque nei confronti di Agorato gli stessi motivi di rancore che ha il popolo: quest'uomo infatti ha commesso azioni per le quali io ho ragione di odiarlo e voi, se Dio lo vuole, giustamente lo punirete.
Egli, al tempo dei Trenta, ha causato con la sua denuncia la morte di mio cognato Dionisodoro e di molti altri uomini di cui udirete i nomi, tutti leali sostenitori della democrazia. Agendo così, non solo ha colpito in modo durissimo sul piano privato me e tutti i parenti delle vittime, ma ha arrecato anche un danno pubblico non lieve alla città, credo, privandola di uomini come quelli.
Dunque, giudici, ritengo sia conforme al diritto umano e divino, per me e per voi, far vendetta, ciascuno secondo le sue forze;.
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