Annibale alle porte di Roma (versione livio)

Annibale alle porte di Roma
versione di latino
dal libro Latina Lectio n. 25 pag. 96

Dum Hannibal ab Urbem, post Cannensem victoriam, accedit, praesidia in arce, in Capitolio, in muris, ruri circa moenia ponuntur, in monte etiam Albano....

Mentre Annibale, dopo la vittoria di Canne, si avvicina a Roma, vengono posti presidi sulla rocca, sul Campidoglio, sulle mura, nella campagna intorno alle mura, anche sul monte Albano.

Tra questo tumulto a Roma fu annunciato che era partito in aiuto da Capua il proconsole Quinto Fulvio con l'esercito. Annibale, saccheggiato pesantemente il territorio di Fregelle, giunse attraverso la regione di Agnani nel territorio di Labico. Di qui, avanzato dal monte Algido, assalì dei villaggi intorno a Tuscolo e discese verso la città di Gabii.

Da lì condusse l'esercito in Pupinia e collocò l'accampamento a otto miglia da Roma. In questo tumulto Fulvio Flacco, entrato con l'esercito dentro le mura attraverso porta Capena, fra la porta Esquilina e la porta Collina pose l'accampamento. Qui convennero i consoli e il senato per consultarsi insieme riguardo l'incolumità dello stato.

Frattanto Annibale avvicinò l'accampamento al fiume Aniene a tre miglia dalla città. Collocato lì l'accampamento stabile, egli stesso con duemila cavalieri avanzò verso la porta Collina fino al tempio di Ercole e, il più vicino possibile, osservava, cavalcando attorno, le mura e la posizione della città.

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