Emilio Paolo e il vinto Perseo
Perseus, Macedonum rex, cum captus esset cum filio, ad Aemilium Paulum consulem perductus est....Nemo enim in quemquam superbe se gerere debet, quia fortuna semper mutabilis est». (da Livio)
Perseo, re dei Macedoni, dopo esser stato catturato con il figlio, fu portato dal console Emilio Paolo.
A nessuno spettacolo accorse mai tanta moltitudine. Il re prigioniero non avrebbe potuto procedere a causa della ressa dei soldati, se il console non avesse mandato i littori per allontanare il popolo ed aprire al re la strada verso il pretorio.
Emilio Paolo, quando vide Perseo, si alzò e porse la mano al re che entrava e lo fece alzare, mentre piegava le sue ginocchia. Il re aveva abbassato gli occhi e non diceva nulla, ma piangeva. Allora il console: “Se avrai fiducia in me, a te ed a tuo figlio si mostrerà la clemenza del popolo Romano”. Poi si rivolse ai suoi e disse: “Se considerate bene la situazione, vedete davanti a voi un chiaro esempio della mutabilità delle sorti umane.
Nessuno infatti deve comportarsi superbamente verso chiunque altro, perché la fortuna è sempre mutevole”.
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?