Il panico invade Cartagine
Postero die Scipio Laelium Masinissamque cum omni Romano et Numidico equitatu expeditisque militum ... ad opprimendam stationem navium ad Uticam incaute agentem.
Il giorno seguente Scipione invia Lelio e Masinissa con tutta la cavalleria romana e numidica e i soldati ad inseguire Sisiface e Asdrubale, egli stesso con la forza dell'esercito parte con la speranza, parte con la paura, parte con la forza sottomette le città tutte intorno che erano tutte del dominio cartaginese.
A Cartagine c'era un'enorme terrore e credevano che Scipione e credevano che Scipione portando le armi all'intorno, avrebbe contemporaneamente assalita la stessa Cartagine.
Dunque si accorciavano i muri e si armavano di fortini e ognuno di per se trasportata dal contado quanto occorreva a sostenere un lungo assedio. Di rado si fa menzione di pace, più frequentemente (si fa menzione)
di mandare ambasciatori a richiamare Annibale; la maggior parte pensa che si spedisca la flotta, di già allestita per intercettare le vettovaglie, ad assalire la stazione/la sentinella delle navi ad Utica che agiva imprudentemente.
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