La sconfitta presso l'Allia (Versione Latino Livio)
La sconfitta presso Allia versione latino Livio
Camillum, quamquam multas res optime gesserat et Veientes vicerat, Romani in exsilium expulerant....
Nonostante avesse combattuto molte volte nel migliore dei modi e avesse vinto i Veienti, i Romani avevano mandato in esilio Camillo.
Mentre si allontanava da Roma così quello pregava gli dei: "I miei concittadini mi hanno esiliato, nonostante (fossi) innocente: o dei, fate in modo che mi rimpiangano come prima!" E così partì: la partenza di Camillo fu infatti una grande rovina.
Tremila Galli, inoltre, assediavano Chiusi, una città dell'Etruria. Gli abitanti di Chiusi avevano domandato l’aiuto dei Romani; perciò dai Romani furono inviati tre ambasciatori dai Galli, uno dei quali tradì la fiducia: infatti avanzò in mezzo allo schieramento ed uccise il capo dei Galli.
I Galli, inquietati per questo, vennero a Roma e sbaragliarono l'esercito dei Romani presso il fiume Allia. Quel giorno fu annoverto tra i giorni nefasti: perciò rimase sempre a Roma il ricordo di ciò. .
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