Scipione rifiuta il titolo di Re
Scipio castris hostium potitus, cum praeter libera capita omnem praedam militibus concessisset, in recensendis captivis decem milia peditum, duo milia equitum invenit....
Scipione impadronitosi dell'accampamento dei nemici, avendo concesso ai soldati ogni bottino eccetto i capi liberi, nel passare in rassegna i prigionieri trovò dieci mila fanti, due mila cavalieri.
Tra questi spedì a casa senza prezzo tutti gli spagnoli, ordinò al questore di vendere gli africani. Sparsasi perciò intorno una moltitudine di spagnoli prima degli arresi e di quelli che erano stati catturati il giorno precedente, con la massima approvazione lo elesse come re. Allora Scipione, dopo che per mezzo del banditore si fece silenzio, disse che egli stesso aveva il nome supremo di comandante con cui i suoi soldati avrebbero dovuto chiamarlo: il titolo regale altrove risultò insigne, a Roma fu Insopportabile.
quelli che tacevano avrebbero dovuto giudicare se in lui ci fosse un animo regale, nel caso in cui avessero ricondotto questo titolo così insigne all'ingegno di un uomo: si sarebbero astenuti dall'abuso della parola.
anche i barbari percepirono la grandezza, dell'animo che da una così elevata posizione rifiutava tale cosa, per il prodigio del cui titolo si sarebbero stupiti alcuni mortali.
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