Alessandro rida fiducia ai suoi cavalieri
Alessandro rida fiducia ai suoi cavalieri versione greco Plutarco
Τότε δ’ ἐξήλαυνεν ἐπὶ Δαρεῖον, ὡς πάλιν μαχούμενος· ἀκούσας δὲ τὴν ὑπὸ Βήσσου γενομένην αὐτοῦ σύλληψιν, ἀπέλυσε τοὺς Θεσσαλοὺς οἴκαδε, δισχίλια τάλαντα δωρεὰν ἐπιμετρήσας ταῖς μισθοφοραῖς....
In quel tempo (Alessandro) marciava contro Dario, per combattere di nuovo, ma avendo sentito dire del suo (di Dario)
avvenuto arresto da parte di Besso, lasciò andare a casa i Tessali, dopo avergli distribuito duemila talenti per la paga. Ma a causa dell'inseguimento, che diventava noioso e lungo (infatti in undici giorni aveva cavalcato per tremila e trecento stadi), la maggior parte cedette, e soprattutto per la regione che era senz'acqua. Allora, alcuni macedoni gli vennero incontro portando dell'acqua dal fiume in otri in pelle sui muli, avendo visto Alessandro stare male per la sete, poichè era già mezzogiorno, e avendo riempito velocemente un elmo, glielo posero.
E avendogli chiesto Alessandro a chi le portassero, risposero: "Ai nostri figli; ma se tu vivi, ne faremo altri, anche se perderemo quelli". Avendo ascoltato queste cose, prese l'elmo tra le mani: ma avendo guardato intorno, e avendo visto tutti i cavalieri intorno a lui inclinarsi con le teste e fissare lo sguardo su di lui, rese l'elmo non avendo bevuto, ma lodando gli uomini disse:
"Infatti, se proprio bevo da solo, questi si scoraggeranno". E avendo visto la sua temperanza e la sua grandezza d'animo, i cavalieri gridarono che lui li guidasse con fiducia e frustavano i cavalli: che infatti loro medesimi non ritenevano né di essere stanchi, né di avere sete, nè di essere del tutto mortali, finché avessero avuto un tale re.
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