Antigono considera pregi e difetti di Demetrio - Plutarco versione greco
Ἦν δὲ τότε μικρὸν ἀπολείποντα γεγονὼς ἔτη τῶν ὀγδοήκοντα· μεγέθει δὲ καὶ βαρύτητι σώματος μᾶλλον ἢ διὰ τὸ γῆρας ἐπὶ τὰς στρατείας γεγονὼς...
Antigono in quel tempo aveva all'incirca 80 anni. Poichè era difficile da trasportare nelle spedizioni militari più per grandezza e peso del corpo che a causa della vecchiaia, in esse si serviva del figlio il quale, e per la sua buona sorte e per la sua esperienza, amministrava ormai bellamente le faccende più importanti, non sopportando di lui dissolutezze, lussi e ubriachezza. Infatti, quando c'era la pace egli si abbandonava a queste cose, e quando era libero si dava liberamente e smodatamente ai piaceri, ma nelle guerre era moderato come coloro che sono temperanti di natura.
Inoltre, si dice che, avendo Lamia palesemente potere su Antigono, mentre veniva baciato da Demetrio di ritorno da terra straniera, disse al tempo stesso ridendo: "Sembri, o figlio, baciare Lamia". Poi, inoltre, trattenutosi una volta per molti giorni in banchetti e dicendo come pretesto, che un fluire lo avrebbe turbato, - "io l'ho sentito dire" - disse Antigono - "ma quale dei due fluire era, di vino di Taso o di Chio?". Così, dunque, egli tollerava mansuetamente queste cose (difetti) di Demetrio a causa dell'altro aspetto della sua personalità.
Ma quello, talora dandosi assolutamente al piacere, talaltra alla diligenza, e occupandosi separatamente dell'uno e dell'altra, non era meno abile nei preparativi di guerra. "
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