Non bisogna anteporre l'utile al giusto - Plutarco versione greco triakonta

Non bisogna anteporre l'utile al giusto
VERSIONE DI GRECO di Plutarco maturità 2009
TRADUZIONE dal libro Triakonta pagina 124 n. 4

Θεμιστοκλεους δέ πρός τόν δήμον ειποντος, ως έχει τι βουλευμα και γνώμην απορρητον, ωφέλιμον δέ τη πόλει και σωτήριον, εκέλευσαν Άριστείδην μόνον ακουσαι καί συνδοκιμάσαι....

TRADUZIONE n. 1

Sebbene Temistocle avesse detto al popolo che aveva deciso e capito qualcosa in segreto, utile e vantaggioso per la città, gli Ateniesi chiesero al solo Aristide di ascoltare e valutare.

Quando Temistocle spiegò ad Aristide che aveva in mente di bruciare le navi all'ancoraggio dei greci, in modo che gli Ateniesi sarebbero stati sia potenti che i migliori in assoluto, andato dal popolo, Aristide disse che quella cosa che Temistocle aveva intenzione di fare non era né la cosa più vantaggiosa, ma nemmeno la più ingiusta (o illegale).

Ascoltate queste cose, gli Ateniesi ordinarono a Temistocle di fermarsi. Così dunque il popolo si dimostrò leale, e il singolo cittadino sicuro [dei propri principi] e fedele al popolo.

TRADUZIONE n. 2

Dopo che Temistocle ebbe detto davanti al popolo, che aveva un piano segreto, ma utile e salvifico per la città, ( i cittadini ) ordinarono che il solo Aristide lo ascoltasse e lo esaminasse insieme a lui.

Ma quando Temistocle ebbe detto ad Aristide, che aveva in mente di incendiare la flotta dei Greci, e che così gli Ateniesi sarebbero stati i più importanti e i padroni di tutti, Aristide, presentatosi al popolo disse che un'altra azione non era né più vantaggiosa, ma nemmeno più ingiusta di quella che Temistocle aveva in mente di compiere.

Sentite queste parole, gli Ateniesi ordinarono a Temistocle di fermarsi lì ( di smettere ). Così amante della giustizia era dunque il popolo ateniese, così degno di fiducia e risoluto per il popolo era quell'uomo.

Traduzione n. 3

Dicendo Temistocle al popolo che aveva una proposta e un’idea esecrabile, ma utile e salvifica per la città, gli ateniesi suggerirono che soltanto Aristide la ascoltasse e decidesse.

Avendo Temistocle spiegato ad Aristide, che pensava di bruciare il porto dei greci, cosi infatti gli ateniesi sarebbero stati i più grandi e i più importanti di tutti, Aristide presentandosi al popolo disse che delle proposte di Temistocle pensava di compiere, nono ce n’era un’altra più utile ne più ingiusta.

Gli ateniesi ascoltando ciò ordinarono a Temistocle di lasciare perdere. Cosi dunque il popolo era amante della giustizia e l’uomo era così fedele al popolo e solido.

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