Il male si abbatte su Roma come Peste - Sallustio versione latino
Il male si abbatte su Roma come Peste versione latino Sallustio
Ea tempestate mihi imperium populi Romani multo maxume miserabile visum est....
In quel tempo, l'impero del popolo romano mi sembrò più che mai degno di commiserazione. Quello al quale dal tramonto al sorgere del sole ubbidivano tutte le genti domate dalle sue armi, e al cui interno affluivano pace e ricchezza, ritenute fra i mortali le più importanti fra le cose, s'imbatté nondimeno in cittadini che ostinatamente volevano rovinare se stessi e lo Stato.
Infatti di tale moltitudine, malgrado i due decreti del Senato, non vi fu nessuno, fra tutti, che indotto dal premio rivelasse la congiura, né disertasse dal campo di Catilina: tanta la forza del male e, per così dire, della peste che aveva invaso l'animo della maggior parte dei cittadini.
E non solo quelli che erano complici della congiura avevano la mente stravolta, ma tutta intera la plebe, per cupidigia di novità, approvava le imprese di Catilina
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