La grandezza di un uomo si misura nelle difficoltà - Versione latino di Seneca
La grandezza di un uomo si misura nelle difficoltà
Versione di latino di Seneca
Prosperae res et in plebem ac vilia ingenia deveniunt; at calamitates terroresque mortalium sub iugum mittere preprium magni viri est....
Le fortune piovono anche sulla plebe e sulle indoli volgari; ma far passare sotto il giogo le disgrazie e i terrori dei mortali è proprio di un uomo grande.
D'altra parte essere sempre fortunato e passare la vita senza un morso dell'animo significa ignorare l'altra faccia della natura. Sei un uomo grande: ma da dove posso saperlo se la fortuna non ti dà la possibilità di mostrare la tua virtù?Sei andato a gareggiare alle Olimpiade ma non c'era nessuno oltre a te: hai la corona ma non hai la vittoria; non mi congratulo (come mi congratulerei) con un uomo forte, ma come con uno che ha ottenuto il consolato o la pretura: sei stato insignito di una carica.
Posso dire la stessa cosa anche ad un uomo buono se una circostanza più difficile non gli ha dato alcuna occasione in cui potesse dimostrare la sua forza d'animo: "ti considero infelice perché non sei mai stato infelice. Hai passato la vita senza un avversario; nessuno saprà cosa avresti potuto (fare), neppure tu stesso". C'è infatti bisogno di sperimentarsi per conoscere se stessi; nessuno sa quali siano le proprie possibilità se non mettendosi alla prova.
Perciò alcuni si offrirono spontaneamente a mali che tardavano a venire e cercarono per una virtù destinata ad eclissarsi un'occasione atttraverso la quale potesse brillare.
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