La vera saggezza filosofica

Quid sapiens investigaverit, quid in lucem protraxerit quaeris? Primum verum naturamque, quam non ut cetera animalia oculis secutus est,...

Ti chiedi che cosa il saggio abbia indagato, che cosa abbia portato alla luce? Per prima cosa la verità e la natura, che ha seguito non come gli altri animali con gli occhi, lenti a contemplare le cose soprannaturali; poi la legge della vita, che ha indirizzato verso la totalità delle cose, ha insegnato non solo a conoscere gli dei, ma anche a seguirli e ad accettare gli eventi fortuiti non diversamente che come dei comandi.

Ha proibito di credere alle false opinioni e ha ponderato con una vera valutazione quanto vale ogni cosa. Ha condannato i piaceri legati a pentimento e ha lodato i beni che sono destinati a piacere sempre e ha reso chiaro che è felicissimo colui che non ha bisogno di felicità, e potentissimo colui che ha se' sotto dominio. Non parlo di quella filosofia, che pose il cittadino fuori della sua patria, gli dei fuori del mondo, che concesse al piacere la virtù, ma di quella che non considera nulla di bene se non ciò che è onesto, che non può essere sedotta ne' dai doni dell'uomo ne' da quelli della sorte, il cui pregio è questo, non poter essere corrotta da nessun prezzo.

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