Lo schiavo è un uomo come te

Libenter ex iis qui a te veniunt cognovi familiariter te cum servis tuis vivere: hoc prudentiam tuam, hoc eruditionem decet....

Ho saputo con piacere da quanti frequentano la tua casa che vivi insieme ai tuoi schiavi con familiarità: tanto si addice alla tua saggezza ed alla tua cultura.

"Sono schiavi". Sì, ma anche uomini. "Sono schiavi". Ma anche familiari. "Sono schiavi". Si ma anche umili amici. "Sono schiavi". Si ma anche compagni di schiavitù se penserai che gli uni e gli altri sono soggetti allo stesso modo ai capricci della sorte.

Perciò rido di costoro che ritengono sia disonorevole cenare col proprio schiavo: per quale ragione se non perché un'abitudine assai superba ha messo intorno al padrone mentre cena una moltitudine di schiavi in piedi?

Egli è più di quanto non contiene e con straordinaria avidità colma il ventre già pieno e ormai desueto dal compiere le sue funzioni, così che con maggiore fatica espelle ogni cosa di quella con cui l'ha introdotta.

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