Alea Iacta Est
Cunctanti Caesari ostentum tale factum est: dicitur quidam eximia magnitudine et forma apparuisse harundine canens; ... Existimatur etiam equestres census pollicitus esse singulis; quod accidit opinione falsa.
A Cesare che esitava, accadde il seguente prodigio: si dice che fosse apparso un tale di straordinaria grandezza e bellezza che suonava con un flauto;
essendo accorsi per ascoltarlo oltre a molti pastori anche i soldati dai posti di guardia tra i quali anche trombettieri, strappata ad uno (di loro) la tromba, si precipitò verso il fiume e, intonato il segnale militare con un grande soffio, si diresse verso l'altra riva. Allora Cesare disse: «Si vada dove i prodigi degli dèi e l'ingiustizia dei nemici chiamano.
Il dado è tratto». Allora, essendo così passato con la sua armata ed essendosi rivolto ai tribuni della plebe esiliati che erano sopraggiunti, invocò dinnanzi all’assemblea la fedeltà dei soldati, piangendo e con la veste strappata sul petto.
Si ritiene anche che avesse promesso a ciascuno il censo equestre, sebbene questa si rivelò una diceria falsa
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