Alcune consuetudini di spartani e ateniesi

Spartani dimicaturi tibiae modulo impellebantur in bellum et anapaestico metro. Idem coccinis tunicis utebantur ...

Gli spartani che erano sul punto di combattere venivano esortati alla battaglia dalla melodia del flauto e dal ritmo anapestico.

Inoltre indossavano vesti di colore scarlatto perché il nemico non notasse il loro sangue e non divenisse più lieto venendo a sapere di averli feriti. Presso gli spartani stessi i fanciulli, con una veste scarlatta, venivano sferzati con fruste sottilissime, mentre i genitori li esortavano a tollerare le sferzate. Se qualcuno di quei fanciulli avesse sottratto il corpo o avesse palesato con un qualsiasi gesto una sensazione di dolore, veniva allontanato come uno sconfitto.

Però la maggior parte sopportando i colpi fino al pericolo di vita e a notevole perdita di sangue, fin dall’infanzia dimostravano che uomini sarebbero stati in futuro. Come gli Spartani alla disciplina militare, così gli Ateniesi si dedicavano intensamente ai pubblici doveri. Là era nobile che un adolescente si comportasse coraggiosamente, qui che parlasse bene in tribunale o si mettesse in luce nei ginnasi.

I capi si informavano sul tenore di vita di tutti gli Ateniesi e lo rendevano pubblico nelle assemblee perché si decidesse se fossero meritevoli di lode o di punizione. I cittadini virtuosi venivano pubblicamente incoronati con due rami d’olivo legati insieme, e questo onore fu conferito per la prima volta a Pericle.

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