Il dolore di Metello per la morte di Scipione
Valerio Massimo TANDEM
Acerrime cum Scipione Africano Macedonicus dissenserat, eorumque ab aemulatione virtutis profecta concitatio ad graes testatasque ...
Metello (detto il) Macedonico era stato in grandissima rotta con Scipione (detto) l'Africano, e il loro scontro era degenerato da una semplice rivalità nell'ostentazione (reciproca) del loro valore, ad una vera e propria inimicizia: tuttavia, (Metello), quando udì l'annuncio funebre della morte di Scipione, si precipitò in pubblico e disse, con volto mesto e con voce tremante: 'Cittadini, accorrete, accorrete.
Le mura di Roma sono crollate: infatti, un'infame sciagura ha colpito Scipione Africano, mentre riposava nella sua casa. 0 Repubblica, in uguale modo misero per la morte di Emiliano, e felice per la dichiarazione tanto umana quanto civile di Metello! Quanto eminente personaggio esso aveva perso e quale invece aveva!
Lo stesso Metello ordinò ai suoi figli di portare sulle loro spalle il letto funebre di Scipione, ed a questo onore della sepoltura aggiunse I' onore dell' affermazione che non avrebbero potuto fare questo servizio ad uomo più degno.
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