Le mogli indiane (Versione latino Valerio Massimo)

Le mogli indiane versione latino Valerio massimo traduzione libro Primus libe

Quid ego fortissimos hoc in genere prudentiae viros laudem?... Pietas in modum genialis tori propinquae mortis secura conscendit.

Ma perché io loderò in questa generazione di saggezza li uomini fortissimi? Siano guardate le donne degli indiani, che, essendo solite secondo il costume del paese essere molte spose al medesimo, morto il marito vengono in giudizio a gara, quanto più possibile sia stata amata da lui.

La vincitrice esultante di gioia, condotta dai parenti che le vanno dinanzi con il volto lieto si getta sulle fiamme del marito e con lui arde per così dire felicissima: le superate(vinte) rimangono in vita con tristezza e dolore.

Svela il coraggio in mezzo ai Cimbri, aggiungi la fede dei Celti, unisci l'animosa sapienza del popolo di Tracia congiungi il raro calcolo razionale dei Lidi nello scacciare abilmente i lutti, e, tuttavia, con nessuna di quelle cose supererai il rogo indiano, sul quale la devozione delle mogli sale, senza preoccupazione della morte imminente, come nel letto nuziale.

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