Presagi ambigui per grandi vittorie - Valerio Massimo versione latino
Presagi ambigui per grandi vittorie
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Sulla consul sociali bello cum in agro Nolano ante praetorium immolaret, subïto ab ara reptantem anguem prospexit....
Lucio Siila, console durante la guerra sociale, mentre sacrificava davanti alla tenda pretoria nella campagna nolana, all'improvviso vide un serpente che strisciava dall'ara.
Sebbene da tutti il presagio fosse giudicato più funesto che favorevole, tuttavia condusse l'esercito in spedizione e vinte le truppe dei Sanniti pose le fondamenta e il grado di autorità del proprio popolo. Nella stessa guerra, anche due prodigi che accaddero a Roma mentre erano consoli Caio Volumnio e Servio Sulpicio ispirarono una paura ancora più terribile:
dei buoi infatti, trasformato il muggito in parola umana, terrorizzarono gli animi di chi ascoltava nel foro, caddero sotto forma di pioggia pezzi di carne sparsi, che gli uccelli divorarono rapidi. Quando la prima guerra Punica era imminente, si dice che un bambino muto nel foro Boario abbia esclamato "Trionfo!", che siano piovute pietre nel Piceno, che in Gallia un lupo abbia rubato la spada ad una sentinella.
Anche nella seconda guerra Punica, è risultato che un bue di Gneo Domizio abbia esclamato "Attenta a te, Roma!"
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