Un aristocratico altezzoso (Versione latino Valerio Massimo)
Un aristocratico altezzoso Valerio Massimo Latina Lectio
P. Scipio Nasica togatae potentiae clarissimum lumen, cum aedilitatem curulem adulescens peteret manumque cuiusdam rustico opere duratam...
Publio Scipione Nasica, il più fulgido esempio del potere politico togato, essendo candidato, da giovane, alla carica di edile curule, e, secondo l'uso dei candidati, avendo afferrato troppo fortemente la mano di un tale, indurita dal lavoro agricolo, per scherzo gli chiese se fosse solito camminare con le mani.
Ma queste parole, udite da coloro che erano attorno, si diffusero e "portarono a Scipione la causa dell'insuccesso:
e infatti tutte le tribù rustiche, giudicando che la povertà fosse loro stata rinfacciata da lui, rivolsero la loro ira contro il suo modo oltraggioso di essere spiritoso.
Perciò la nostra città, dissuadendo le menti dei giovani nobili dall’arroganza, rese grandi e utili i cittadini, e aggiunse il peso dovuto dell’autorità alle cariche pubbliche, non sopportando che ad esse vi aspirassero i buffoni.
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