GAIO GIULIO CESARE - Velleio Patercolo versione latino esperienze traduzione

Versione latino Velleio Patercolo
LIBRO Esperienze di traduzione pg 134 n 5

Secutus deinde est consulatus C. Caesaris, qui scribenti manum iniicit et quamlibet festinantem in se morari cogit....

Poi seguì il consolato di C. Cesare. Questo generato dalla nobilissima famiglia dei Giuli e, cosa che era nota tra tutti gli studiosi dell'antichità, discendendo la stirpe da Anchise e Venere, (fu) di aspetto ilpiù eccellente tra tutti i cittadini, il più coraggioso per forza d'animo, molto magnanimo per generosità, essendo passato oltre la natura umana e l'onestà umana per coraggio, per grandezza di pensieri, per la velocità nel combattere, e la sopportazione dei pericoli.

Molto simile allo stesso Alessandro Magno, ma sobrio e non iracondo, tale che si servisse sempre sia del cibo sia del sonno, per vivere, non per godimento, essendo stato per sangue molto unito a C. Mario e avendo avuto quasi diciotto anni in quel tempo, durante il quale Silla ebbe il potere, più che ai ministri e ai fautori delle parti di Silla, piuttosto che i quali lo cercavano per vendicarsi (ucciderlo), per sua fortuna dopo aver cambiato vestito e dopo aver indossato un abito diverso di notte sparì dalla città.

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