Giuliano devasta le terre degli Alamanni - Ammiano marcellino versione latino

Giuliano devasta le terre degli alamanni
Ammiano Marcellino versione latino

Cum nuntiatum esset alamannos, sibi socios conciliando, novum bellum parare, Iulianus prima nocte quiete navigiis modicis et velocibus...

Alla notizia che gli i Germani accattivandosi gli alleati stavano allestendo una nuova guerra, Giuliano nelle prime ore della notte, fatti salire ottocento soldati su imbarcazioni di grandezza modesta e veloci, ordinò loro di mettere a ferro e fuoco tutto quello che trovassero.

Date queste disposizioni, al sorgere del sole, avvistati i barbari sulle cimi, i soldati rimasti con Giuliano. arrivarono nei punti più in alto senza trovare alcun nemico poiché senza indugio erano tutti scesi a valle. Si vedevano immense volute di fumo che indicavano che i nostri erano occupati a devastare i territori dei barbari.

Spaventati da questo i germani lasciate perdere le imboscate preparate in luoghi angusti e oscuri per attaccare i nostri, passarono in fretta ed in furia al di la del fiume. Meno per salvarsi. Intanto i nostri soldati distruggevano poderi ricchi di bestiame e di frutta senza risparmiare nessuno. Trascinati fuori i prigionieri, bruciavano tutte le case edificate alla maniera romana, collocandovi sotto le torce.

Giunti infine nelle vicinanze della selva impressionante per l'orrore che destava l'oscurità, rimasero a lungo esitanti, giacchè un disertore li aveva informati che in nascondigli sotterranei e fossati ramificati erano appostati moltissimi barbari pronti a scattare fuori qualora si presentasse l'occasione di combattere.

Altra versione (diversa) con lo stesso titolo

Cum Alamanni sibi socios conciliarent ut novum bellum pararent, Iulianus prima noctis quiete navigiis modicis et velocibus octingentos...

Quando gli Alamanni conciliarono a sé gli alleati per preparare una nuova guerra. Giuliano nella prima quiete della notte, collocò ottocento soldati su imbarcazioni di grandezza modesta e veloci, ed ordinò loro di devastare a ferro e fuoco tutto quello che trovavano [trovassero].

Date queste disposizioni, al primo sorgere del sole, avvistati i barbari sulle cime dei monti, i soldati che erano rimasti con Giuliano.

arrivarono nei punti più in alto e non incontrarono alcun nemico poiché senza indugio erano tutti scesi a valle. Si vedevano immense volute di fumo che indicavano che i nostri erano occupati a devastare le terre dei barbari. Spaventati da queste cose i Germani abbandonate le imboscate che erano state preparate in luoghi angusti e oscuri per attaccare i nostri, andarono in fretta al di la del Fiume Meno per salvarsi.

Intanto i nostri soldati distruggevano poderi ricchi di bestiame e di frutta senza risparmiare nessuno.
(By Vogue)

Versione tratta da Ammiano Marcellino

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