La mutilazione delle Erme I e II - HELLENIKON PHRONEMA Andocide versione greco

La mutilazione delle Erme I
e la mutilazione delle Erme II
Andocide versione greco traduzione
libro Hellenikon phronema
Parte I

Επειδη δε ταυτα εγενετο, Πεισανδρος και Χαρικλης, οντες μεν των ζητητων, ελεγον ως ειη τα εργα τα γεγενημενα ουκ ολιγων ανδρων αλλ' επι του δημου καταλυσει, και χρηναι ετι ζητειν και μη παυσασθαι....

TRADUZIONE PARTE I

Quando avvennero questi fatti, Pisandro e Caricle, che erano pubblici ministeri ed erano considerati in quel periodo i più ben disposti nei confronti del popolo, sostennero che i fatti accaduti non riguardavano un gruppo di uomini, ma l'abbattimento della democrazia e che era necessario indagare più a fondo e non fermarsi lì. E la città si trovava in condizioni tali che, quando l'araldo annunciava che il consiglio si riuniva e abbassava l'insegna, a questo segnale il consiglio entrava nella sala, ma la gente scappava dalla piazza, perché ognuno temeva di essere arrestato.

Esaltatosi per le disgrazie della città, Dioclide presenta in consiglio una denuncia, sostenendo di conoscere i mutilatori delle Erme e dicendo che sono circa trecento; diceva di averli visti e di essersi imbattuto per caso in quella vicenda

Parte II

Εφη γαρ ειναι μεν ανδραποδον οι επι Λαυρειω, δειν δε κομισασθαι αποφοραν. Αναστας δε πρω, ψευσθεις της ωρας, βαδιζειν ειναι δε πανσεληνον....

TRADUZIONE PARTE II

Disse che aveva uno schiavo a Laurio che doveva portargli la rendita, si era perciò alzato molto presto, sbagliandosi sull'ora, e si era messo in cammino, dato che c'era la luna piena.

Quando si trovò all'altezza del propileo di Dioniso, vide molte persone che scendevano dall'odeion verso l'orchestra. Avendone paura, si nascose nell'ombra e rimase tra una colonna e la stele dello stratego di bronzo.

Vide che gli uomini erano circa trecento e stavano in cerchio a gruppi di cinque e dieci e alcuni di venti: poteva vederne i volti per la luce della luna e ne riconobbe la maggior parte. Fece innanzi tutto questo calcolo – a mio parere, un fatto veramente spaventoso – che in quella faccenda potevano essere implicati gli Ateniesi che lui voleva comparissero, mentre quelli che non voleva coinvolgere, disse che non c'erano.

Dopo aver visto questi fatti, disse di essere andato a Laurio e, il giorno seguente, di aver sentito che le Erme erano state mutilate: capì subito che i responsabili erano questi uomini.

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