Sulle mura e sulle navi si è fondata la potenza di Atene
Inizio: Ἦν γάρ ποτε χρόνος, ὦ Ἀθηναῖοι, ὅτε τείχη καὶ ναῦς οὐκ ἐκεκτήμεθα Fine: βιασάμενοι δὲ τοὺς ἐναντίους, τὴν ἀρχὴν τῶν Ἑλλήνων κατηργασάμεθα.
Vi fu un tempo, o Ateniesi, in cui non possedevamo delle mura e delle navi; quando queste ci furono, abbiamo dato inizio alle nostre fortune.
A partire da ciò, i nostri padri procurarono alla città una potenza quale nessun’altra città mai ha posseduto, talora persuadendo i greci, talora aggirandoli, talora corrompendoli, talora opprimendoli.
Persuadendo che ad Atene si eleggessero i tesorieri greci dei beni comuni e che da noi avesse luogo la raccolta delle navi e che noi fornissimo le triremi a tutte le città che non le possedevano;
aggirando i Peloponnesiaci nel fortificare le mura; corrompendo gli Spartani per non rendere conto di ciò; schiacciando gli oppositori, ottenemmo il potere sui greci.
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