Una strana metamorfosi da ragazza a uomo versione Antonino Liberale
Una strana metamorfosi da ragazza a uomo
Versione di Antonino liberale
Traduzione dal libro Sapheneia
Γαλάτεια η Ευρυτίου εγήματο εν Φαιστῷ Λάμπρῳ τῷ Πανδίονος, ανδρὶ τὰ μὲν εις γένος εὖ ἔχοντι, βίου δὲ ἐνδεεῖ....
Galatea (figlia) di Eurizione fu data in moglie a Lampro (figlio) di Pandora a Festo, un uomo considerato di nobile stirpe ma privo di risorse di vita. Quello, quando Galatea era incinta da un lato proò che gli nascesse un figlio maschio, dall'altro disse prima alla moglie che se avesse generato una ragazza, l' avrebbe uccisa.
mentre lui pascolava il bestiame in un luogo lontano, Galatea fece nascere una figlia.
Avendo compassione per la neonata e considerando che era sola in casa, e sostenendola i sogni e gli indovini, che preannunciavano di crescere la bambina come un bambino, ingannò Lampro dicendo di aver generato un maschio e lo allevò come un figlio maschio, avendolo chiamato "Leucippo". Quando la ragazza crebbe, Galatea ebbe timore di Lampro, si rifugiò nel tempio di Latona e pregò moltissimo la dea se in qualche modo per lei la figlia potesse diventare un ragazzo invece di una ragazza.
Altra proposta di traduzione per lo stesso passo
Galatea figlia di Eurizione prese come marito, a Festo, Lampro figlio di Pandione, uomo di valore per quanto concerneva la nascita ma privo di mezzi per vivere.
Costui, poi che Galatea fu gravida, pregò che a lui nascesse un figlio maschio, ordinò però alla donna che, se avesse generato una fanciulla, la sopprimesse. Ed egli (lett. questo) pascolava le greggi lontano, e Galatea mise al mondo una figlia. E poiché ebbe compassione della neonata e calcolò la solitudine della dimora, dato che la sostenevano anche i sogni ed i vaticini che ordinavano di allevare la bimba come [un] bimbo, ingannò Lampro dicendo di avere partorito un maschio e l'allevò come un fanciullo e lo chiamò (lett. avendolo nominato...) Leucippo.
Quando perciò la fanciulla crebbe poiché [galatea] temette Lampro, si rifugiò nel tempio di Latona e rivolse moltissime preghiere alla dea, [chiedendo] se mai per lei la bimba potesse diventare un ragazzo anziché una figlia.
Latona ebbe compassione di Galatea che (ma anche: poiché) si lamentava e supplicava ininterrottamente e mutò la natura della bambina in [quella di] un ragazzo.
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