Scipione piange davanti a Cartagine distrutta - Appiano versione greco gymnasion
Scipione piange davanti a Cartagine distrutta
VERSIONE DI GRECO di Appiano
Ο δε Σκιπιων πολιν ορων επτακοσιοις ετεσιν ανθησασαν απο του συνοικισμου, και γης τοσησδε και νησων και θαλασσης επαρξασαν, δηλων τε και...
TRADUZIONE
Scipione, osservando la città allora completamente abbattuta in un'estrema rovina, versò lacrime e si lasciò vedere piangere per i nemici, avendo a lungo riflettuto tra sé e avendo compreso che è inevitabile che città, popoli e governi, tutti quanti cambino, come gli uomini, la loro sorte, e ciò accadde a Ilio, città un tempo prospera, accadde all'impero degli Assiri, dei Medi e dei Persiani, che era stato in quei tempi il più grande, e a quello dei Macedoni, che così di recente aveva brillato, e sia di proposito, sia come sfuggendogli la frase di bocca, disse: Verrà un giorno in cui perirà Ilio sacra e Priamo e il popolo di Priamo dalla bella lancia.
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