Le guerre esterne dei romani - Appiano - Versione greco
LE GUERRE ESTERNE DEI ROMANI
versione di greco di APPIANO
Ῥωμαῖοι δ', ἕως μὲν αὐτοῖς ὁ Αἰμίλιος καὶ ὁ Σερουίλιος περιῆσαν, πολλὰ δρῶντές τε καὶ πάσχοντες ὄμως ὑπέμενον ἐν τάξει: ἐπεὶ δ' ἔπεσον...
Traduzione
I Romani finché a loro Emilio e Servilio rimasero in vita, facendo e subendo molte gesta, resistevano in ordine: ma dopo che i loro comandanti caddero, premuti in mezzo ai nemici molto violentemente, fuggirono in diverse direzioni, alcuni dove quelli prima di loro si erano rifugiati, negli accampamenti, che erano due; e tutti questi furono circa quindicimila, ai quali Annibale impose un presidio.
Altri, circa duemila, a Canne, e questi duemila consegnarono se stessi ad Annibale. Pochi si precipitarono a Canosa, ed i restanti a gruppi si dispersero nelle selve.
Questa fu la fine della battaglia di Canne tra Annibale ed i Romani, cominciata intorno all'ora seconda, finita due ore prima delle ore della notte, e che è ancora oggi presso i Romani famigerata per la disfatta.
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