Amore e Pische: L'ira di Venere (Versione Apuleio)
Amore e Psiche L'IRA DI VENERE VERSIONE latino APULEIO VERSIONE DA LIBRO Nuovo comprendere e tradurre
Questo eccessivo trasferimento di onori divini al culto di una ragazza mortale grandemente infiammò i sentimenti della Vera Venere.
Allora Venere; divampando d’ira chiamò subito quel famoso ragazzo con le ali e abbastanza scavezzacollo che armato di fiamme e frecce correndo di notte per le case altrui e distruggendo i matrimoni di tutti, senza essere punito commette tanti grandi scandali e non fa proprio niente di buono.
Lo inviò in quella città e mostrò Psiche infatti con questo nome veniva chiamata la fanciulla e raccontata tutta quella storia a proposito della concorrenza della bellezza, gemendo e fremendo per l’indignazione: ”Per l’amore materno che mi devi, io ti supplico:
offri a tua madre una vendetta e per di più piena: quella vergine sia presa da un amore molto ardente per l’uomo peggiore che esista e di una condizione tanto umile da non trovarsi in tutto il mondo una uguale alla sua miseria.
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