La bellissima Psiche e l'ira della dea - versione latino Apuleio
Iam fama formosae puellae proximas civitates et attiguas regionem pervaserat....
Già si spandeva nella città e nelle zone circostanti la fama di una ragazza bellissima. La si considerava come una dea, che partorì il mare azzurro, fra gli uomini.
Dalle isole e dalle provincie, spesso da lontano, arrivavano molti mortali, affrontando un mare tempestoso, per vedere quel prodigio di singolare Bellezza" e così nessuno andava più ai templi di Venere, nessuno faceva più alcun sacrificio, ed ornava le effigi della dea, ma ornavano la ragazza con fiori e ben di Dio. Questo mutamento dagli onori celesti alla venerazione della fanciulla, accese con cattiveria l'animo di Venere, che chiamò a sé suo figlio Amore.
Fremendo d'indignazione, incita il ragazzino pennuto e senza timore perché colpisca con la sua freccia la ragazza cosicché la vergine ardesse d'Amore" guardata da tutti, lodata da tutti, nessuno avrebbe potuto prenderla, né re né regina, e si spegnesse oppressa dalla sua solitudine.
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