Le raccomandazioni di Amore e l'invidia delle sorelle (Versione Apuleio)
LE RACCOMANDAZIONI DI AMORE
E L'INVIDIA DELLE SORELLE VERSIONE DI LATINO DI APULEIO E TRADUZIONE
Quella notte il marito parlò così alla sua Psiche dolcissima e cara moglie un pericolo ti minaccia il quale ritengo che debba essere trattato con una cautela particolarmente attenta.
Di già le tue sorelle sconvolte dalla credenza della tua morte e alla ricerca delle tue tracce, giungeranno senza aspettare presso questa rupe: quando sentirai i loro lamenti, certamente non rispondere ne assolutamente osserva altrimenti procurerai a me certamente un gravissimo dolore, a te invece una grandissima rovina. Psiche annuì e promise che avrebbe fatto secondo la volontà del marito ma quando egli svanì insieme alla notte, la misera passò tutto il giorni in lacrime e in pianti, affermando che ora era veramente morta, poiché protetta dalle mura del ricco carcere e privata di umani colloqui, non avrebbe certamente potuto vedere le sue sorelle rattristarsi su di lei.
Senza essersi ristorata né con un bagno né con del cibo né infine con qualche riposo piangendo abbondantemente si addormentò. Allora quella, mentre minaccia che sarebbe morta, ottiene dal marito di vedere le sorelle e inoltre di donare loro dei monili d’oro. Tuttavia il marito l’ammonisce con insistenza a non, lasciatasi persuadere dal pericoloso consiglio delle sorelle, a voler sapere sull’aspetto del marito: se infatti facesse ciò con una curiosità empia si getterebbe proprio giù da un tanto elevato vertice della fortuna e perderebbe il suo abbraccio.
Ringraziò il marito e ormai con animo più lieto disse: ”Ma morirei cento volte prima di privarmi di questo dolcissimo matrimonio con te. ”Infatti io ti amo, chiunque tu sia, e ti ho a cuore ardentemente, ne ti paragono allo stesso Cupido.
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