Arenario 134 - 135 (Archimede)
Οἴονταί τινες, βασιλεῦ Γέλων, τοῦ ψάμμου τὸν ἀριθμὸν ἄπειρον εἶμεν τῷ πλήθει· λέγω δὲ οὐ μόνον τοῦ περὶ Συρακούσας τε καὶ τὰν ἄλλαν...
Alcuni pensano, o re Gelone, che il numero dei granelli di sabbia sia infinito in quantità; e dico questo non solo di quello che si trova intorno a Siracusa e al resto della Sicilia, ma anche di quello che si trova in ogni paese, sia abitato che disabitato.
Altri, invece, non pensano che sia infinito, ma che non esista alcun numero così grande da superare la sua quantità. E coloro che la pensano così, chiaramente, se immaginassero un corpo composto di tanta sabbia, grande quanto il volume della terra riempita di tutti i mari e delle cavità della terra fino ad un'altezza uguale alle montagne più alte, non riconoscerebbero e non direbbero alcun numero che superi la sua quantità. ... (CONTINUA)
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