Aristotele, Politica libro 1 1252b
τὸ μὲν γὰρ δυνάμενον τῇ διανοίᾳ προορᾶν ἄρχον φύσει καὶ δεσπόζον φύσει, τὸ δὲ δυνάμενον τῷ σώματι ταῦτα πονεῖν ἀρχόμενον καὶ φύσει δοῦλον: διὸ δεσπότῃ καὶ δούλῳ ταὐτὸ συμφέρει....
Infatti, l'essere che può prevedere con l'intelligenza è capo per natura, è padrone per natura, mentre quello che può con il corpo fare fatica, è soggetto e quindi per natura schiavo: perciò padrone e schiavo hanno gli stessi interessi. ...(CONTINUA)
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