Aristotele - Costituzione degli Ateniesi 23
τότε μὲν οὖν μέχρι τούτου προῆλθεν ἡ πόλις, ἅμα τῇ δημοκρατίᾳ κατὰ μικρὸν αὐξανομένη: μετὰ δὲ τὰ Μηδικὰ πάλιν ἴσχυσεν ἡ ἐν Ἀρείῳ πάγῳ βουλὴ...
Fino a questo punto arrivò allora la città accrescendosi a poco a poco insieme alla democrazie.
Dopo le guerre persiane il Consiglio dell'Areopago, riprese forza e governò lo stato senza per qualche decreto aver preso il potere, ma perché aveva voluto la battaglia di Salamina. Mentre infatti gli strateghi non seppero padroneggiare la situazione e proclamarono che ognuno pensasse a mettere in salvo se stesso, l'Areopago riuscì a procurarsi otto dracme e a distribuirle ad ognuno e fece imbarcare tutti sulle navi. Per questa ragione gli ateniesi cedettero alla sua autorità ed a quei tempi furono governati bene. In quell'epoca infatti riuscirono ad esercitarsi alla guerra ed ad acquistarsi una fama presso i greci ed ad ottenere l'egemonia sul mare a dispetto degli spartani.
A quei tempi i capi del popolo erano Aristide figlio di Lisimaco e Temistocle figlio di Neocle: l'uno godeva di buona fama nell'arte militare, l'altro nella politica e sembrava superiore per la sua giustizia ai contemporanei, perciò si servivano dell'uno come generale e dell'altro come consigliere. Nonostante la loro rivalità provvidero entrambi alla ricostruzione delle mura, e fu Aristide a incoraggiare gli Ioni ad abbandonare l'alleanza con gli spartani approfittando del fatto che questi erano screditati a causa di Pausania.
Perciò fu costui a determinare i primi tributi per le città alleate, due anni dopo la battaglia navale di Salamina, sotto l'arcontato di Timostene e giurò agli Ioni "di avere gli stessi amici e nemici loro" e fu allora che furono gettati in mare i blocchi di ferro"Copyright skuolasprint.it 2014-2025 © Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale.
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?