Cesare attraversa l'Adriatico di sorpresa - Cassio Dione versione greco gymnasion
Cesare attraversa l'Adriatico di sorpresa
versione greco Cassio Dione e traduzione
Πομπηιος μεν δη εν τε τη Θεσσαλονικη εχειμαζε και φυλακην ουκ ακριβη των παραθαλασσιων εποιειτο (ουτε γαρ ες την Ιταλιαν ηδη τον Καισαρα εκ...
Pompeo svernava a Tessalonica né stava attento a custodire con sufficiente esattezza la costa marittima (perché credeva, che Cesare dalla Spagna non fosse tornato nemmeno in Italia e quantunque anche fosse ritornato, non aveva il minimo sospetto, che egli nell' inverno avesse avuto ardire di passare il mare Ionio) Cesare veramente aspettava in Brindisi che arrivasse la primavera ma avendo saputo, che Pompeo stava di lungo tratto lontano, e che l'opposto Epiro era poco accuratamente guardato, afferrata questa occasione di far la guerra, attese là il vento propizio.
Egli dunque nel cuore dell' inverno sciolse dal porto con una porzione del suo esercito (mentre non aveva navi a sufficienza per passar tutte insieme le truppe) e non visto da M. Bibulo, al quale era stata affidata la guardia del mare, andò alle montagne, che chiamano Ceraunie, e che sono l' ultima parte dell‘ Epiro, presso la foce del Golfo Ionio. ed Essendo egli giunto là, prima che vi si recasse la fama, che lui stava per navigare, rimandò le navi a Brindisi per trasportare anche gli altri;
alle quali, mentre erano in alto mare (avanzate Bibulo recò danno, ed alcune ne sommerse; in modo che Cesare imparò dall’esito che più la fortuna, che il proprio consiglio aveva favorito la sua navigazione.
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