Il perfetto chirurgo

Est medicinae pars, quae manu plurimum praestat; est eius effectus inter omnes medicinae partes evidentissimus....

Esiste (est) una funzione della medicina che è moltissimo superiore per l'attività manuale; ed il suo effetto è il più autorevole fra tutte le parti della medicina.

Questa funzione della medicina è antichissima ma fu perfezionata più da Ippocrate, il più celebre fra (genitivo partitivo) tutti i medici Greci e padre della medicina, che dai predecessori. Ed anche a Roma praticavano la medicina professionisti non modesti, ma i migliori chirurghi tra tutti (genitivo partitivo) erano specialmente i Greci.

Infatti il chirurgo deve essere adolescente, o certamente piuttosto vicino all'adolescenza. Il chirurgo ideale deve possedere un animo intrepido, occhi acuti e attenti, mano forte e molto stabile, che mai gli tremi, ma soprattutto fermezza e competenza.

Inoltre il chirurgo inoltre deve essere tanto compassionevole quanto inflessibile: infatti, se è troppo compassionevole, taglia meno di quanto è necessario, se invece troppo inflessibile, non si preoccupa del dolore del malato e taglia troppo.

Versione tratta da Celso

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