Contro Afobo 13 - testo greco e traduzione
Οὗτος γὰρ, εὐθὺς μετὰ τὸν τοῦ πατρὸς θάνατον, ᾤκει τὴν οἰκίαν εἰσελθὼν κατὰ τὴν ἐκείνου διαθήκην, καὶ λαμβάνει τά τε χρυσία τῆς μητρὸς, καὶ τὰ ἐκπώματα τὰ καταλειφθέντα· καὶ ταῦτα μὲν ὡς εἰς πεντήκοντα μνᾶς εἶχεν, ἔτι δὲ τῶν ἀνδραπόδων τῶν πιπρασκομένων παρά τε Θηριππίδου καὶ Δημοφῶντος τὰς τιμὰς ἐλάμβανεν, ἕως ἀνεπληρώσατο τὴν προῖκα, τὰς ὀγδοήκοντα μνᾶς
Questo infatti subito dopo la morte del padre abitava nella casa essendovi entrato secondo il testamento di quello, e prende possesso sia dei gioielli della madre sia delle coppe lasciate. E aveva queste cose per un valore di circa 50 mine, inoltre prendeva il valore degli schiavi venduti sia da Terippide sia da Demofonte, finchè completò la dote, 80 mine.
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