Demostene, Contro Neera 50 - 51
τὴν γὰρ θυγατέρα τὴν ταυτησὶ Νεαίρας, ἣν ἦλθεν ἔχουσα ὡς τουτονὶ παιδάριον μικρόν, ἣν τότε μὲν Στρυβήλην ἐκάλουν, νυνὶ δὲ Φανώ, ἐκδίδωσι...
Codesto Stefano dà in matrimonio la figlia di questa Neera, che andò con costui quando era una piccola bambina, la quale allora si chiamava Stribele, ora invece Fanò, come essere sua figlia, ad un Ateniese Frastore di Egilia e dà come dote per lei trenta mine.
Quando andò con Frastore, uomo laborioso e che si era guadagnata la vita diligentemente, non era in grado di soddisfare i modi di Frastore, ma desiderava i vestiti della madre e la licenza accanto a lei, voltasi io penso in simile libertà.
Vedendo Frastore che non era decorosa né voleva ascoltarlo, nel contempo anche resosi conto in modo chiaro ormai che non fosse figlia di Stefano, invece di Neera, che prima era stato ingannato, che accettava come fidanzata in quanto figlia figlia di Stefano sposando e non di Neera, ma lui l’aveva in moglie da cittadina prima di coabitare con lei, adiratosi per tutte queste cose, e pensando di essere oltraggiato e di essere raggirato, cacciava la donna pur avendo convissuto con lei un anno, incinta, e non restituisce la dote nuziale.(by Stuurm)
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