Crucci e difficoltà

0 Πολλά μεν ουν εγωγ ελαττουμαι κατά τούτον τον άγωνα Αισχίνου δύο ί ω άνδρες Α ψαοι κα μεγάλα μεν οτι ού πεο των ϊσων άγωνΙΡρμαι ού γαρ...

Abbastanza, o Ateniesi ho io di svantaggi in questa causa per colpa di Eschine: due soprattutto e ben gravi: l'uno che non è a noi uguale il rischio poiché non è lo stesso per me perdere la vostra benevolenza che ad esso il non riportare la vittoria.

Io dal mio canto ... non non mi esca di bocca sul cominciar del mio discorso malaugurata parola. Ma Egli, egli mi accusa così per ozio, e a diletto. L'altro è che gli uomini non sono così per natura disposti, che a chi svilaneggia e riprende porgono volentieri ascolto, chi si loda mal soffrono.

Così di queste due cose toccò al mio avversario ciò che sollecita, ciò che mi infastidiva mi resta. Che se io temendo ciò mi guarderò dal fare parola dei miei servigi, sembrerà che io non abbia di che smentire ciò che mi si imputa o di che mostrarmi degno dell'onore a me destinato: se poi mi riduco a toccare il punto della mia condotta civile, mi troverò costretto a parlare di me stesso più di una volta.

Ora io porrò ogni impegno per serbare in questo una ragionevolezza e una misura, ma qualora la cosa riecheggi, porrò la colpa sopra chi, mettendo in campo una tale accusa, mi costrinse a ciò.

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