Filippo è il vero irriducibile nemico degli ateniesi - Demostene (Versione greco)
Filippo è il vero irriducibile nemico degli ateniesi
Versione di greco di Demostene
εἰσὶν δέ τινες οἳ πρὶν ἀκοῦσαι τοὺς ὑπὲρ τῶν πραγμάτων λόγους εὐθέως εἰώθασιν ἐρωτᾶν τί οὖν χρὴ ποιεῖν οὐχ ἵν᾽ ἀκούσαντες ποιήσωσι χρησιμώτατοι γὰρ ἂν ἦσαν ἁπάντων, ἀλλ᾽ ἵνα τοῦ λέγοντος ἀπαλλαγῶσιν....
Se dunque alla città è possibile stare in pace e se questo dipende da noi, (per cominciare da qui) io sostengo che noi abbiamo il dovere di stare in pace e chi afferma questo ritengo giusto che lo scriva e agisca di conseguenza e non inganni; se invece un altro pur avendo le armi in pugno e con un grande esercito a parole ci fa proposte di pace, mentre di fatto è lui stesso ad avvalersi di azioni di guerra, cos’altro ci rimane se non difenderci?
Se poi volete dire di essere in pace, come (fa) lui, io non ho niente da eccepire. Ma se uno concepisce come pace quella per effetto della quale lui dopo essersi impadronito di tutto il resto verrà contro di voi, prima di tutto è pazzo, poi parla della pace (come sarà)
per lui da parte vostra, ma non (sarà così) per voi da parte sua; questo è quello che Filippo compra a prezzo di tutto il denaro che spende, (cioè) farvi guerra di sua iniziativa e nello stesso tempo non essere attaccato da voi.
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