Demostene, Olintiaca 1.3
ὡς ἔστι μάλιστα τοῦτο δέος, μὴ πανοῦργος ὢν καὶ δεινὸς ἅνθρωπος πράγμασι χρῆσθαι, τὰ μὲν εἴκων, ἡνίκ᾽ ἂν τύχῃ, τὰ δ᾽ ἀπειλῶν (ἀξιόπιστος δ᾽ ἂν εἰκότως φαίνοιτο ), τὰ δ᾽ ἡμᾶς διαβάλλων καὶ τὴν ἀπουσίαν τὴν ἡμετέραν, τρέψηται καὶ παρασπάσηταί τι τῶν ὅλων πραγμάτων.
Perché questo è soprattutto il timore, che, essendo un uomo scaltro ed abile a sfruttare la situazione, in parte tirandosi indietro, quando gli capita, in parte minacciando (naturalmente dovrebbe apparire degno di fede), in parte calunniando noi e la nostra assenza, volga a sé e strappi qualcuna delle cose più importanti
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?