Il medico Menecrate e Filippo - versione greco Eliano
Mενεκρατης ο Ιατρος εις τοσουτον προηλθε τυφου, ωστε εαυτον ονομαζειν Δια....
Il medico Menecrate arrivò a tal punto di boria, da chiamare se stesso Zeus. Una volta inviò una lettera di questo genere a Filippo, re dei Macedoni: «Menecrate, il divino Zeus, augura felicità a Filippo». Anche Filippo scrisse in risposta: «Filippo augura buona salute a Menecrate.
Ti consiglio di trasferirti nei luoghi presso Antacira». Alludeva certamente con queste parole al fatto che l'uomo era fuori di senno.
Una volta Filippo stava ospitando sontuosamente un banchetto, e aveva invitato anche questo a mensa, e aveva ordinato che per lui fosse allestito un triclinio in privato e faceva bruciare incenso in onore suo; gli altri banchettavano, e il banchetto era sontuoso. Menecrate allora in un primo tempo resisteva e gioiva dell'onore;
ma quando in breve tempo la la fame lo colse e si scoprì che era un uomo, e per questo una semplice persona, ritirandosi se ne andò, e disse di essere stato maltrattato, nonostante Filippo avesse assai elegantemente nascosto la sua follia.
IL MEDICO MENECRATE E FILIPPO
VERSIONE DI GRECO di Eliano
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