Il ladro e la vedova (Versione greco - Gymnasion)
Il ladro e la vedova Libro: Gymnasion vol. 1 pag. 58 n° 31
Κλεπτης νυκτωρ το της θυρας κλειθρον ανοιγει και εις ερημον οικον εισερχεται, τας σκευας κλεπτειν βουλομενος....
Un ladro di notte apre la serratura della porta ed entra in una casa deserta, volendo subare le suppellettili.
Ma la padrona della casa si sveglia al rumore, sorprende il ladro e piangendo dice: - Abbi compassione, o caro, della condizione infelice di una verdova: infelice e povera sono, vivo la vita miseramente.
in casa non ho ricchezza, anzi spesso sonocostretta a dormire senza mangiare e per poco non muoio di fame. Allora il ladro si vergogna e, commosso dalle alcrime, restituiscesubito tutto il bottino alla vedova e, conabbondante elemosina, torna senza bottino. Subito la vedova conta con gioia il denaro e dice: - Talvolta il ladro viene derubato
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