Il signore e il conciapelli (Versione greco)
Il signore e il conciapelli versione greco Esopo
Πλούσιος βυρσοδέψῃ παρῳκίσθη. μὴ δυνάμενος δὲ τὴν δυσωδίαν φέρειν διετέλει ἑκάστοτε αὐτῷ ἐπικείμενος, ἵνα μεταθῇ. Ὁ δὲ ἀεὶ αὐτὸν διανεβάλλετο λέγων μετ᾿ ὀλίγον χρόνον μεταθήσεσθαι. Τούτου δὲ συνεχῶς γενομένου, συνέβη, χρόνου διελθόντος, τὸν πλούσιον ἠθάδα τῆς ὀσμῆς γενόμενον μηκέτι αὐτῷ διενοχλεῖν. Ὁ λόγος δηλοῖ ὅτι ἡ συνήθεια καὶ τὰ δυσχερῆ τῶν πραγμάτων καταπραΰνει.
Un ricco signore andò ad abitare vicino ad una conceria e, non potendo resistere a quel puzzo, ad ogni occasione, faceva pressioni perché essa fosse trasferita altrove.
Ma il proprietario tirava in lungo, promettendo sempre che presto avrebbe traslocato. Mentre questa scena continuava a ripetersi, il ricco signore finì con l'abituarsi alla puzza, non seccò più il conciacapelli. La favola mostra come l'abitudine rende tollerabili anche le cose spiacevoli.
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