L'uomo male in arnese
Άνήρ κακοπράγμων προς την γνώσιν του έν Δελφοΐς μαντείου ήκε βουλόμενος έκπειράσαι τοΰτο....
Un uomo malvagio arriva a Delfi per (saggiare) la veridicità dell’oracolo e per metterlo alla prova (ἐκπειράομαι).
E allora preso un passerotto nella mano e copertolo col suo mantello, interrogò (ἐκπειράομαι) il sacerdote su quello: «Cosa ho nelle mie mani, un vivo (uno che respira)
o un morto?». Specificando, qualora avesse detto un morto, mostrava il passerotto vivente, se un vivo, lo soffocava. ...(continua)
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